Maurizio goes Performing his Compositions

VILLA POGGIO TRE LUNE – Via delle Serre 57 (Rosano-Rignano sull’Arno)

pim
10 giugno 2018 – ore 18.00
la COMPAGNIA DELLE POETE
presenta

LA CASA FUORI

di e con:

Laure Cambau, Vera Lúcia de Oliveira, Adriana Langtry, Mia Lecomte, Sarah Zuhra Lukanić, Helene Paraskeva, Brenda Porster, Barbara Pumhösel, Candelaria Romero, Barbara Serdakowski, Eva Taylor

Musica originale dal vivo (tastiera): Maurizio Stefanìa
Scenografia: Cesare Oliva
Luci-audio: Paolo Dal Canto

Lo spettacolo è costruito intorno alla simbologia della casa come luogo di transito, non-luogo che ci dis/appartiene. La casa perennemente in costruzione che partecipa di un’incessante decostruzione: quella della nostra vicenda privata e collettiva, esistenziale e di specie; lungo le piccole storie che compongono, nel tempo, la Storia.

Case sempre “fuori”,  altre da sé, simbolo di frontiere mobili, identità plurime che si collocano al confine delle geografie, dei destini, dei sentimenti. Case che sono corpi, organismi in mutazione, cellule in cui si combinano all’infinito relazioni e conflitti.

Le scenografie componibili in cartone di Cesare Oliva consentono e interpretano tale costruzione/decostruzione, nel tempo e nello spazio, degli spazi domestici: all’esterno tutto rimane identico, “illuminato”, ma l’interno è perennemente da  rifare, da ritentare altrove, altrimenti.
Programma

Maurizio goes Performing his Compositions

La Compagnia delle poete
presenta in prima nazionale

LA CASA FUORI

mercoledì 25 OTTOBRE 2017 – ore 19:00
Casa delle donne
Via Marsala 10, 20121 Milano

di e con: Livia Bazu, Laure Cambau, Adriana Langtry, Mia Lecomte, Sarah Zuhra Lukanic, Helene ParaCF.FLYER1.fronte_Page_1skeva, Brenda Porster, Barbara Pumhösel, Candelaria Romero, Barbara Serdakowski
scenografia: Cesare Oliva

musiche originali dal vivo (tastiere): Maurizio Stefanìa
luci/audio: Paolo Dal Canto

 

 Lo spettacolo è costruito intorno alla simbologia della casa come luogo di transito, non-luogo che ci dis/appartiene. La casa perennemente in costruzione che partecipa di un’incessante decostruzione: quella della nostra vicenda privata e collettiva, esistenziale e di specie; lungo le piccole storie che compongono la Storia. Case sempre “fuori”, altre da sé, simbolo di frontiere mobili, identità plurime che si collocano al confine delle geografie, dei destini, dei sentimenti. Case che sono corpi, organismi in mutazione, cellule in cui si combinano all’infinito relazioni e conflitti.

Le scenografie componibili in cartone di Cesare Oliva, consentono e interpretano tale costruzione/decostruzione, nel tempo e nello spazio, degli spazi domestici: all’esterno tutto rimane identico, “illuminato”, ma l’interno è perennemente da rifare, da ritentare altrove, altrimenti.

 Ingresso libero